Manovra, oggi Fiducia alla Camera
Un solo articolo con 1.365 commi
E' attesa all'ora di pranzo la fiducia sulla Finanziaria alla Camera: si tratta del terzo ricorso al voto per la prima Manovra del governo Prodi chiamato a porre rimedio, tra l'altro, alla norma che anticipa i tempi di prescrizione per i reati contabili. Il testo finale, composto da un articolo unico di 1.365 commi, costa circa 36 miliardi di euro (15,2 per correggere il disavanzo e circa 20,8 miliardi per lo sviluppo).
I numeri della Fiducia
Prodi affronta quindi l'undicesimo voto di fiducia (il quinto alla Camera) da quando ha giurato al Quirinale il 17 maggio. Sarà anche di fatto l'atto finale della finanziaria, approvata dal Consiglio dei ministri il 29 settembre, anche se poi dovra' esserci un ultimo voto a Montecitorio sul testo del maxiemendamento.
Il dato di undici voti di fiducia in sette mesi testimonia la difficoltà della prima fase dell'azione di governo, che può contare solo su una maggioranza risicata a Palazzo Madama e che spesso ha dovuto fare ricorso a questo strumento anche per abbreviare i tempi di varo in Parlamento. Nello stesso periodo di tempo, durante la scorsa legislatura, infatti, il primo governo Berlusconi (che aveva però una maggioranza ben più ampia alla Camera e, soprattutto, al Senato) ricorse alla fiducia per tre volte. Ma i guai per Berlusconi cominciarono a fine legislatura: nell'ultimo anno del suo primo governo, il 2004, fu costretto per 14 volte (delle 27 in tutto) a chiedere la fiducia; e nei nove mesi e mezzo di vita del secondo esecutivo ricorse alla fiducia 19 volte. Quanto al primo governo Prodi, in carica da maggio 1996 a ottobre 1998, i voti di fiducia sono stati 33.
Quanto alle leggi finanziarie e ai provvedimenti collegati, i due governi Berlusconi sono ricorsi a piu' voti di fiducia sulla manovra nel 2003, 2004 e 2005.
Elezioni,177 voti in più a Unione
Cdl: aspettiamo i veri riconteggi
L'Unione riferisce che i controlli che la Giunta delle elezioni della Camera sta facendo su schede bianche, nulle e contestate in alcune circoscrizioni campione, aumentano i margini di vittoria per la maggioranza, anche se di soli 177 voti, portando il vantaggio a 24.932. Per Bruno (FI) non sono dati significativi: "Il Comitato di verifica, che si riunirà mercoledì per la prima volta, procederà a controlli più puntuali".
"In alcune circoscrizioni -spiega l'esponente di Forza italia e presidente della stessa Giunta - si e' dovuto in un certo senso operare una forzatura per far quadrare i conti. Ma le relazioni circoscrizionali, affidate ad un solo parlamentare, non possono rappresentare un riscontro davvero efficace, che solo il lavoro del Comitato di verifica puo' assicurare, operando a livello nazionale".
La Giunta per le elezioni della Camera con il compito di nominare i componenti del comitato nazionale di verifica delle scehede elettorali, si riunisce mercoledì mattina. Una volta costituitosi ufficialmente il comitato, il passo successivo sara' quello di individuare un metodo di lavoro per procedere alla verifica delle schede elettorali, sulla base di un campione del 10% di tutti i seggi, rappresentativo dell'insieme di tutte le circoscrizioni.
Per regolamento, ha spiegato Bruno, "il comitato ha a disposizione 18 mesi di tempo, anche se non e' un termine perentorio. L'obiettivo, comunque, e' di terminare il lavoro entro il prossimo mese di luglio, perche' se si vuole fare un buon lavoro allora bisogna mettersi subito all'opera e lavorare seriamente".
Mercoledì intanto, i diversi partiti indicheranno ciascuno i propri componenti del comitato: per Fi sara' Gregorio Fontana, mentre l'Ulivo e' propenso, riferisce Bruno, ad indicare il nome di Rolando Nannicini, mentre per la Lega - che in Giunta ha un solo componente - sara' necessariamente il capogruppo Roberto Maroni, cosi' come per gli altri partiti che hanno un solo rappresnetante in Giunta.
Quanto al metodo di lavoro, il presidente Bruno ha ricordato i problemi logistici legati alla richiesta e quindi all'invio delle schede elettorali: "Ci sono formalita' e procedure rigorose da rispettare che richiedono necessariamente del tempo, quindi per iniziare al piu' presto i lavori io domani proporro' di partire dai seggi campione del Lazio, cosi' intanto partono le richieste e le procedure per le altre regioni, in modo che dopo le feste possiamo gia' avere i primi scatoloni". Ma per accelerare i tempi, Bruno non esclude di proporre la costituzione di due sottocomitati, oltre al comitato nazionale.
www.tgcom.it