Brogli elettorali, scontro tra i Poli I pm ricontano le schede bianche. Fassino: «Bisogna fugare ogni dubbio». Fini: «Occorre ricontarle tutte». Bertinotti: «Voto legittimo» STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO
Fausto Bertinotti (Ansa)
FIRENZE - E' scontro tra i poli sul caso dei presunti brogli elettorali denunciati da Enrico Deaglio nel dvd «Uccidete la democrazia». L'inchiesta del giornalista sulle elezioni di primavera, con l'accusa al centrodestra di aver tentato di attribuirsi una gran parte delle schede bianche, ha finito con il provocare un terremoto che ha inevitabilmente investito le forze politiche. Il centrosinistra chiede che si faccia chiarezza sulla regolarità del voto di aprile. Il centrodestra risponde ai sospetti sostenendo che si vuole ribaltare la realtà e torna a chiedere un riconteggio generale di tutte le schede. Richiesta, quest'ultima, che riceve il sigillo di Gianfranco Fini: «È doveroso ricontare tutte le schede una per una, non solo quelle bianche: dobbiamo avere certezza assoluta che il risultato elettorale rifletta la volontà dagli elettori». Fausto Bertinotti smorza in parte i toni: «Siccome in ogni caso i risultati sono acquisiti, la legittimità del voto è pienamente garantita».
I PM RICONTANO SCHEDE BIANCHE - Alla fine, toccherà forse alla magistratura trovare il bandolo della matassa. I magistrati romani, che giovedì hanno aperto un fascicolo sui presunti brogli elettorali, hanno infatti in mente di procedere a un riconteggio delle schede bianche sulla base dei verbali di scrutinio nei seggi, per poi confrontare questi dati con quelli diffusi dal Viminale. La Cassazione invece ha fatto sapere di non avere i dati delle schede bianche dei singoli seggi.
SCONTRO POLITICO - La richiesta di ricontare le schede arriva da più parti. Per Piero Fassino, segretario dei Ds, tocca alle «sedi politiche e istituzionali certificare la regolarità degli eletti». Anche il portavoce di Prodi Silvio Sircana chiede controlli e approfondimenti. «Qualche interrogativo su brogli elettorali - racconta - me lo sono posto anche io, il crollo delle schede bianche è sorprendente». Secondo Sircana, serve dunque «una verifica complessiva e definitiva sui risultati elettorali», perchè «bisogna eliminare tutti i dubbi». Non mancano le polemiche: Sandro Bondi, coordinatore azzurro, attacca Bertinotti («chiama "prove" quelle che sono soltanto evidenti mistificazioni» dice riferendosi all'inchiesta di Deaglio), mentre l'ex ministro dell'Interno, Beppe Pisanu, si limita a un «ride bene chi ride ultimo». Antonio Di Pietro, ministro delle Infrastrutture, propone invece l'istituzione di una commissione d'inchiesta.Lorenzo Cesa, segretario nazionale dell'Udc, giudica «folle parlare di un politico che organizza brogli e poi perde le elezioni. Ora - dice - vengano riaperte tutte le schede, dalla prima all'ultima, e si faccia chiarezza».
25 novembre 2006
Enrico Deaglio martedì in procura I giudici vogliono ascoltare anche il funzionario del Viminale responsabile dell'ufficio elettorale STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO
ROMA - Mentre si accende sempre di più lo scontro tra i poli, martedì prossimo, come persone informate sui fatti, saranno sentiti dai pm romani Enrico Deaglio e Beppe Cremagnani, gli autori del documentario «Uccidete la democrazia», in cui si denunciano presunti brogli alle ultime politiche. I giudici sono intenzionati a vedere anche il funzionario del Viminale responsabile dell'ufficio elettorale che sarà sentito,anche lui come persona informata dei fatti, quasi sicuramente lunedì prossimo.
Tra i primi atti che la Procura di Roma svolgerà a cominciare dalla prossima settimana nell'ambito dell'inchiesta avviata giovedì, anche un confronto per stabilire se ci sia corrispondenza tra le schede bianche registrate nei vari seggi e i dati trasmessi al Viminale.
26 novembre 2006
www.corriere.itAwake ...
... quando lo diceva Berlusconi dei brogli ... era un pirla ...
... invece adesso deve essere vero ...
strano ...